giovedì 1 settembre 2011

CRONACHE DI INIZIO MILLENNIO: dopo DI DOMENICO, GARLASCHELLI

Se non la conoscete, non sapete cosa vi siete persi. Stiamo parlando di Barbara Garlaschelli, una firma che e' una garanzia. Lei ha deciso di occuparsi, da par suo, di una data importantissima, che ha segnato in negativo l'apertura del decennio per il nostro povero paese: 22 luglio 2001. Facile cogliere il riferimento, no?


Laureata in Lettere Moderne all'Università Statale di Milano, esordì nella scrittura nel 1993 con il racconto, pubblicato in rete, Storie di bambini, donne e assassini. Del 1995 è il suo esordio a stampa, con O ridere o morire, edito da Marcos y Marcos. Scrittrice versatile, si è cimentata con vari generi: dal giallo al thriller alla letteratura per ragazzi. Costretta fin dall'età di 16 anni su una sedia a rotelle a causa della rottura di una vertebra per un tuffo in acque troppo basse, ha descritto con stile asciutto il suo percorso di vita nei dieci mesi successivi, in Sirena (2001). Nel dicembre 2004 ha vinto il Premio Scerbanenco con Sorelle, ex aequo con Trilogia della città di M. di Piero Colaprico. I suoi romanzi e racconti sono tradotti in francese, castigliano, messicano, portoghese, olandese e serbo. Il suo ultimo libro, Non ti voglio vicino (Frassinelli, 2010), è un romanzo psicologico che tocca il tema scottante degli abusi sui minori e ne descrive le devastanti conseguenze. Con questo romanzo Barbara Garlaschelli nel 2010 è stata finalista al Premio Strega e ha vinto il premio Libero Bigiaretti.

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