venerdì 9 novembre 2012

Cronisti cronici apocalittici: Vito Ferro

Dice di sé: Vito Ferro è nato a Torino, dove vive, nel 1977.
Autore di “L’ho lasciata perché l’amavo troppo” (Coniglio editore, Roma), “Condominio reale” (Edizioni di Latta, Milano), “Mentre la luce sale” (Lietocolle, Como). In uscita “Festival Maracan
ã” (Las Vegas edizioni, Torino).
E’ presidente e fondatore dell’Associazione Ombre.
Vive di espedienti, è felice.

Diciamo di lui: Che è felice si vede dalla sottostante foto:
notare la collana hawaian style, l'aria da turista del caso, la cresta smosciatella e il cerchietto al sopracciglio che richiama una recente pubblicità della Settimana Enigmistica. Avete presente quei tizi che, per avviare il cervello dovevano tirare la cordicella... ecco, per dire.
Ma non lasciatevi ingannare perché ha una vena polemica inesauribile e un scrittura efficace. Il suo racconto "La rivoluzione" riconciliò noi giurati perfidi e bistrattati con le Cronache dalla fine del mondo, convincendoci a non suicidarci su una pira di file disperanti.
Per inciso "Festival Maracana" (Las Vegas Edizioni) dovrebbe essere su piazza, se non vado errata. E credo valga la pena leggerlo... nonostante quell'inguardabile ghirlanda fluo O.o

3 commenti:

  1. "quell'inguardabile ghirlanda fluo" la dice lunga su Vito Ferro: non si prende mai sul serio, è una boccata d'aria fresca.
    Io con Vito Ferro ci vivo ed è proprio così...sorride ogni giorno, o almeno ci prova :)


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  2. Voglio dire: ammazza che vista! ma ci passate sotto la lente? Io il piercing non l'avevo notato. Meglio chi sorride,comunque, fosse pure per una paresi facciale. Il fatto della pira dei file disperanti mi fa disperare, ma sorridendo. Sulla tomba mi ci scriveranno: "ma che c'aveva da ride?". Insomma approvato!

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  3. Confermo tutto. Anche che Festival è su piazza ;-)

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